Senza pietà

Rosanna Peruzzi

Sociale

Parole ed immagini
postate per umiliarti
violentandoti altre mille volte.

Sono stati loro...

a trasformare le tue braccia in ali
per gettarti
dalla finestra della tua stanza
che doveva far volare i tuoi sogni

colorati di farfalle...

C’è pure lui con te
tra gli angeli del cielo
adorava la musica e la poesia

un ragazzo
che amava un suo coetaneo

sono piombati insulti sotto il suo profilo
e lui leggeva
e versava lacrime sulla tastiera

un ultimo sguardo
a quella scritta omofoba
e con un cappio al collo
è cessato il suo calvario.

Ci vuole forza per rimanere vivi
quando la vergogna ti uccide

quando senti le risate e le offese
che diventano lame a tagliarti le vene
e ti convinci di essere sbagliato
in questo mondo
di vigliaccheria e finzione

dove tutto è noia
dove tutto è un gioco perverso
che imbelletta il volto alla morte.

Dovrebbero svegliarsi al mattino
di una notte di rimorsi
tra il pianto ed il vostro sangue
e portare sulla fronte impresso il nome
di chi hanno annullato

senza pietà

sentendosi onnipotenti
dietro l’ombra
di uno schermo piatto.

Rosanna Peruzzi

25/07/2019 10:54| 5| 985

Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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Commenti di altri autori:

«Neanche Dio avrà pietà di loro quando indegnamente chiederanno perdono prima d’esser gettati nell’eterno lago di fuoco. Toccanti versi sgorgati dall’inesauribile sorgente d’empatia e struggente poetica sensibilità connaturata nell’Autrice a cui giungono profonde congratulazioni!»

Danilo Tropeano (25/07/2019)

«"sentendosi onnipotenti
dietro l’ombra
di uno schermo piatto " ed è proprio così che si sentono questi vermi, onnipotenti e intoccabili. Non esistono definizioni strane o poetiche per questi assassini, perché di assassini si parla; sono solamente dei bastardi, maledetti e inumani. Mi si consentano questi termini così come si consente a queste bestie di avere una difesa nelle aule di un tribunale. I rimorsi, se mai ci saranno, non saranno mai paragonabili al dolore che hanno lasciato nei cuori dei parenti che hanno subito un lutto così mostruoso. Non ci si deve mai vergognare quando si ama; non si deve aver paura ad amare una persona dello stesso sesso. Si devono vergognare coloro che commettono questi crimini. Dio li perdonerà? Non basta...»

Giacomo Scimonelli (25/07/2019)

«una lirica forte
che condanna la vigliaccheria
di perverse menti, che distruggono la vita
e l’esistere di chi chiede solo di essere se stesso
in tutta libertà a testa alta .
Una lirica toccante che l’autrice
ha saputo con la solita bravura, stilare in
versi di notevole spessore emozionale. Elogi di cuore»

Stefana Pieretti (25/07/2019)

«Una lirica intensa e incisiva per condannare tanta cattiveria gratuita di persone senza cuore, né coscienza, direi da non poter paragonare neanche agli animali che, a loro volta, donano esempi di sensibilità e tenerezza. Vergogna per loro che portano un peso grande sulla coscienza, una colpa che non si potrà cancellare in nessun modo ... e tornare indietro non si può quando il male è già fatto. Complimenti alla poetessa con il mio elogio per questi versi toccanti.»